Nel nuovo decreto sostegni bis è stato dato il via libera all’accesso prioritario al Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa, una disciplina specifica per chi non ha ancora compiuto 36 anni. Questo dà agli utenti under 36 un’ottima opportunità per ottenere un mutuo agevolato per acquistare una prima casa.
Nella guida di oggi vogliamo raccontarvi tutto ciò che c’è da sapere sui mutui per gli utenti che non hanno compiuto 36 anni: vantaggi, limiti, requisiti e molto altro ancora: buona lettura!
Mutuo Consap: Una grande opportunità.
Per i giovani under 36, in questo momento, acquistare la prima casa stipulando un mutuo è una grande opportunità, per via delle agevolazioni previste dallo stato. Ciò non di meno, la grande insicurezza economica degli ultimi anni ha portato gli acquisti di prime case tra gli under 36 ad una diminuzione del quasi 10% in soli 11 anni.
Spesso, forse in maniera errata, si elogia il mutuo 100% (contratto in cui la banca elargisce un prestito pari al 100% del valore dell’immobile) come miglior metodo per finanziare l’acquisto di una casa. Tuttavia sono pochissime le banche che concederebbero un mutuo di questo tipo, specialmente nel periodo che stiamo vivendo. Attualmente le banche concedono mutui 80%, ossia contratti grazie ai quali possiamo ricevere in prestito l’80% del valore dell’immobile ipotecato. Questa soluzione, però, fa comunque sì che gli utenti debbano sborsare in una volta sola il 20% del valore dell’immobile: un’azione economica molto difficile da sostenere.
Oggi, però, si apre una nuova opportunità per gli under 36 con meno di 40000 di ISEE.Grazie al decreto sostegni bis (varato dal governo Draghi) gli utenti che rientrano nei requisiti appena descritti possono avere accesso prioritario al fondo di garanzia mutui per la prima casa.
Il decreto prevede, per le richieste presentate prima del 31 dicembre 2022, l’estensione della garanzia del fondo dal 50% all’80% della quota capitale dei mutui concessi per l’acquisto della prima casa il cui importo è superiore all’80% del prezzo d’acquisto. Questo, in parole semplici, significa che il governo dà maggiori sicurezze agli istituti di credito se erogano dei prestiti con valore superiore all’80% dell’immobile acquistato. Gli under 36, quindi, potranno accedere ad una tipologia di mutuo che copre l’intera spesa necessaria per acquistare la casa.
Dal 24 giugno 2021 è disponibile, presso il sito di Consap, il modulo da compilare per richiedere l’accesso al fondo di garanzia straordinario, che sarà poi da presentare alla baca presso cui si richiede il mutuo.
Novità del decreto sostegni bis.
Il decreto sostegni bis viene definito come “Misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali”. Ed è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale il 25 maggio 2021. Vediamo quali novità offre e come può esserci utile.
La misura mirata ad incentivare l’acquisto di prime case da parte di un pubblico giovane, prevede l’allargamento della garanzia statale a determinate categorie di utenti che incappano in difficoltà di accesso al credito.
Entriamo più nel dettaglio: l’utente deve avere meno di 36 anni e deve possedere un isee minore di 40000 euro. Se l’utente con le caratteristiche appena descritte richiede un prestito con valore loan-to-value superiore all’80%, la percentuale di copertura della garanzia del fondo potrà arrivare all’80% del valore totale. Lo stato farà quindi da “garante” per l’80% del valore di un prestito che può arrivare fino al 100% del valore dell’immobile.
Tutte le informazioni sono contenute nell’art 64 del decreto sostegni bis. Il pacchetto finale di aiuti che è stato proposto dallo stato ha subito qualche cambiamento rispetto alla bozza. Ci teniamo a sottolineare che il decreto sottolinea la fine del periodo di estensione del fondo di garanzia al 31 dicembre 2022. Le agevolazioni per il mutuo under 36 finalizzato all’acquisto di una prima casa sono, quindi, disponibili ancora per qualche mese. Ma attenzione: il 31 dicembre è il limite ultimo per presentare le domande di accesso al fondo quindi ogni richiesta effettuata entro quella data dovrà comunque essere elaborata. Vogliamo comunque consigliarvi, consapevoli dei tempi burocratici e di eventuali “intoppi” che potreste incontrare lungo la strada, di attivarvi prima del mese di “scadenza” delle agevolazioni.
Decreto sostegni e bonus prima casa.
Poco fa vi abbiamo parlato di come, al momento, l’acquisto della prima casa da parte di un utente under 36 potrebbe essere un’occasione molto importante. Questo scaturisce anche dal fatto che, con un po’ di fortuna, questa tipologia di utente può avvalersi sia delle agevolazioni dedicate agli utenti under 36, sia delle agevolazioni generali per l’acquisto della prima casa. Entriamo più nel dettaglio riguardo le agevolazioni per l’acquisto della prima casa in questa sezione della guida.
Il decreto sostegni bis contiene anche un buon numero di agevolazioni già previste con il bonus prima casa. Agli utenti che rispettano gli standard che vi abbiamo già elencato finora e che stipulano un mutuo per l’acquisto della prima casa, spettano, per quanto riguarda l’acquisto dell’immobile:
- esenzione dall’imposta di registro;
- esenzione dalle imposte ipotecaria e catastale;
- un credito d’imposta pari all’ammontare dell’Iva corrisposta, se dovuta.
Per quanto riguarda il mutuo:
- esenzione dall’imposta sostitutiva, pari allo 0,25% dell’ammontare complessivo
- in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecarie, catastali sulle successioni e donazioni;
- in detrazione dell’Irpef in dichiarazione dei redditi;
- in compensazione di ritenute d’acconto, contributi previdenziali o premi assicurativi contro gli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali.
Il fondo di garanzia per la prima casa
Dato che il decreto sostegni bis ampia in modo consistente il fondo garanzia per la prima casa, cerchiamo di capire che cos’è questo fondo e come viene stanziato, richiesto e molto altro ancora.
Dal 2013, e fino al 2021, il fondo garanzia per la prima casa copriva fino al 50% della quota capitale del mutuo ipotecario richiesto alla banca soltanto per prestiti finalizzati all’acquisto e/o alla ristrutturazione della prima casa. In poche parole: il Fondo dava priorità di accesso a coppie e lavoratori atipici under 35, offrendo una garanzia del 50% della quota di capitale del mutuo, impegnandosi a pagare in caso di insolvenza. Il problema principale del “vecchio” fondo era che la sua efficacia era minata dai suoi limiti. Un lavoratore che ha problemi a fornire somme ingenti di denaro per l’acquisto di una prima casa necessita di maggiore aiuto, almeno sul piano delle garanzie. Ecco perché, con il decreto di cui abbiamo tanto discusso in questa guida, la “rete di sicurezza” offerta dallo stato è aumentata leggermente.
Il punto che teniamo a precisare prima di procedere oltre è il seguente: lo stato non pagherà il mutuo, ma si offrirà come garante per aumentare la fiducia della banca verso l’utente. Facciamo presente che prima di arrivare al punto in cui un utente viene dichiarato insolvente grave, la banca può tutelarsi con sanzioni e richiami formali.
Categorie prioritarie: che cosa sono?
Iniziamo questa sezione della guida ricordandovi che ogni utente che rientra nei requisiti elencati poco fa può richiedere il Fondo di garanzia. Ciò non di meno, esistono delle categorie prioritarie che, come si evince dal nome, hanno la priorità in sede di elaborazione del contratto.
- giovani sotto i 35 anni di età titolari di un lavoro atipico;
- genitori single con figli minori;
- giovani coppie con almeno uno dei due componenti di età minore ai 35 anni;
- conduttori di case popolari (alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari).
Queste categorie di utenti hanno sempre la priorità e, nel caso in cui venissero presentate più richieste nello stesso giorno, verranno processate prima.
I mutui richiesti con usufruendo del Fondo, devono essere concessi con condizioni favorevoli e con un Tasso effettivo annuo globale non superiore al valore medio indicato dal ministero dell’economia ogni tre anni. La Consap si occupa di controllare che le condizioni del mutuo siano formalmente adeguate: è quindi necessario indicare nella richiesta di accesso al fondo tutte le condizioni imposte dall’istituto.
Insolvenza?
La posizione di utente insolvente è la peggiore che si possa avere verso qualsiasi istituzione che presta denaro: vediamo che cosa succede nel caso di insolvenza di un mutuo per under 36 consap.
Solitamente quando si è insolventi, verso una banca o qualsiasi istituzione che presta denaro, si attraversano diversi step:
- Ritardo: notificato formalmente, con potenziali sanzioni;
- Insolvenza: notificato e sanzionato pesantemente;
- Insolvenza grave: sanzionato con il recupero crediti sull’ipoteca.
Nel caso di un mutuo con Fondo statale, gli “step” dell’insolvenza rimangono invariati ma cambiano gli interlocutori. Dato che è stato lo stato a garantire per l’utente, la banca parlerà direttamente con lo stato e comunicherà l’insolvenza e il grado di insolvenza. Sarà poi lo stato a rivalersi sull’utente: tramite recupero crediti, vendita dell’immobile all’asta e così via.
Quindi, sottolineiamo nuovamente che lo stato non paga il mutuo e non protegge dall’insolvenza. Lo stato aumenta le garanzie dell’utente e media tra la banca e quest’ultimo, rendendo più facile la stipulazione del mutuo, ma se l’utente non paga è l’utente stesso che ne risponde.
Isee maggiore di 40000 euro: ci sono alternative?
Una delle tre condizioni fondamentali per accedere al mutuo per l’acquisto della prima tramite Fondo di garanzia statale è avere un isee al di sotto dei 40000 euro. Tuttavia può capitare che l’utente con una condizione economica viva ancora con la sua famiglia: d’altra parte se sta cercando di acquistare casa è perché vuole iniziare a vivere da solo. Il problema che si presenta a questo punto è che l’isee totale della famiglia supera i 40000 euro. Cosa fare in questo caso?
Esistono due potenziali soluzioni:
- Uscire dal nucleo famigliare prima di avviare la procedura di richiesta;
- Sfruttare, a patto che si rispettino le altre condizioni di accesso al Fondo, della garanzia del 50%, invece che dell’80%.
Entrambe le soluzioni richiedono un sacrificio di qualche tipo e non vogliamo farvi intendere che una sia necessariamente migliore dell’altra: dipende molto dalle esigenze del singolo utente.
Giunti a questo punto, concludiamo la nostra guida con tutto ciò che c’è da sapere sui mutui per under 36. Ricordate che la scadenza delle agevolazioni di cui vi abbiamo parlato è, al momento, fissata per il 31 dicembre 2022: a fine anno gli aiuti potrebbero essere diretti verso altre fasce di utenza e, quindi, vi consigliamo di affrettarvi se volete sfruttare le agevolazioni per under 36.
Detto questo, vi consigliamo di richiedere l’aiuto di un consulente professionista nel caso in cui non siate sicuri di rientrare all’interno dei requisiti per richiedere un mutuo agevolato, oppure nel caso in cui vogliate cercare qualche offerta differente. A tal proposito, vi ricordiamo che il nostro blog è interamente dedicato al mondo dei mutui e siamo sicuri che, con un po’ di ricerca, potrete trovare un contratto che faccia al caso vostro.
Grazie per l’attenzione e per il tempo che ci avete dedicato: alla prossima guida!